La psicosomatica ricerca la connessione tra un disturbo somatico (relativo al corpo) e la sua possibile origine psicologica.
L’interazione tra mente e corpo è da tempo studiata da alcune branche della Medicina. Partendo da Ippocrate, che con la medicina umorale concepì una tappa fondamentale per lo studio della medicina psicosomatica perché inserì nello sviluppo del disturbo, l’individualità, la costituzione dell’individuo e il modo di ciascuno di noi di porsi rispetto al mondo e alle situazioni.
“Laddove c’è una notevole difficoltà a mentalizzare uno stato affettivo, il corpo è il terreno sui cui avviene la comunicazione del malessere.” Dott. Luigi Antonio Perrotta
Perchè reagisce il nostro corpo al posto della nostra mente? I disturbi somatici e il loro relativo dolore, sono allarmi chiari e diretti per chi li percepisce. Inoltre, inviano un messaggio anche a chi circonda la persona “malata”. Psoriasi, aritmie, tachicardie, gastriti, reflussi, cefalee…possono essere alcuni dei “disturbi messaggio” che il corpo crea per darci informazioni sul nostro stato psicofisico.
Il punto chiave è indagare e iniziare una comprensione di noi stessi. “Quali sono le mie reazioni nei confronti di questo evento che la vita mi ha posto davanti? Quali comportamenti sistematici metto in atto in quella precisa situazione di difficoltà?”
Imparare a riconoscere il proprio malessere psicofisico ed avere la consapevolezza che mente e corpo sono due entità in continua interazione, è già un primo passo verso l’indagine. Indagine che può avere un importante aiuto quando indirizzata da Professionisti del settore (Naturopati, Psicoterapeuti, Osteopati…)
Ogni disagio psicoemotivo, può compromettere in modo più o meno grave, le funzioni dell’organismo.
La psiche è inoltre fondamentale nella sensazione della sensibilità e della tolleranza al dolore. La percezione del mondo e delle difficoltà della vita sono prettamente individuali. Ci sono persone con malattie invalidanti che non perdono mai l’ottimismo e la determinazione nella ricerca del benessere, seppur parziale e momentaneo. Altre persone invece che al minimo segnale di malessere, entrano in una spirale di negatività difficile da controllare.
Ogni individuo ha la propria storia, ha le proprie caratteristiche e i propri comportamenti. Non bisogna mai fare paragoni poichè ognuno ha la propria sofferenza. Le proprie reazioni però, si possono indagare ed ogni individuo ha le capacità e le possibilità di “guardarsi dall’alto”, di uscire per un momento dal dolore, analizzarlo ed evolverlo.
Maturare la decisione di prendersi in carico e farsi aiutare in un percorso che ha come finalità la ricerca del benessere, è il primo magnifico passo.
Laura Gioia – Riflessologa plantare e naturopata
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